PREISTORIA

Litica e osso

Durata 2 ore circa

In un’epoca in cui i metalli e il loro sfruttamento erano sconosciuti, l’uomo del neolitico ha scoperto come sfruttare alcune risorse naturali per costruire armi, utensili ed altri strumenti validi sostituti del metallo. 

La risorsa più importante era sicuramente l’ossidiana del Monte Arci, roccia vulcanica formatasi dal repentino raffreddamento della lava eruttata in superficie. 

Proprio il raffreddamento veloce ha dato all’ossidiana la tipica consistenza vetrosa che la contraddistingue e che è anche il motivo della sua lavorazione per costruire oggetti affilati e taglienti come le punte di freccia e di lancia, coltelli e lame etc. 

L’ossidiana sarda, chiamata anche “oro nero dell’antichità”, per le sue peculiarità è stata utilizzata in tutti i periodi della preistoria sarda; di facile reperibilità, veniva anche esportata dato che è stata ritrovata in contesti archeologici della penisola e persino in Francia. 

Altre pietre vulcaniche, ma di consistenza compatta e porosa, come il basalto, sono state utilizzate dall’uomo preistorico per costruire oggetti di vario utilizzo: macine e pestelli per frantumare l’ocra e il grano, picchi da scavo, asce e accette, oggetti ornamentali e statuette di dea madre. Insieme a ossidiana e basalto veniva lavorata anche la selce con la quale si costruivano raschiatoi, bulini e altre lame. 

L’uomo preistorico imparò ben presto anche a sfruttare la materia dura animale, resistente e lavorabile senza grandi difficoltà; anche qui la produzione è numerosa e variegata: si hanno punte di zagaglia, strumenti per la lavorazione del cuoio e delle pelli, punteruoli, spatole, aghi e oggetti d’ornamento come spilloni, pendenti, bracciali ed elementi di collana in conchiglia.

Le attività del laboratorio verranno introdotte da una breve spiegazione sulle risorse litiche della Sardegna (localizzazione dei giacimenti etc). 

Si assisterà alla scheggiatura dell’ossidiana che, per motivi di sicurezza, non sarà effettuata dai bambini/ragazzi; durante le fasi di lavorazione, infatti, l’ossidiana è molto tagliente e potrebbe causare tagli a mani poco esperte. 

La dimostrazione pratica sarà accompagnata dalle spiegazioni degli archeologi e dagli operatori che descriveranno dettagliatamente tutte le tecniche di scheggiatura e i vari strumenti che le accompagnano. 

Durante le attività del laboratorio sarà possibile per i bambini/ragazzi realizzare alcuni oggetti in pietra e in osso che i bambini/ragazzi potranno portare a scuola.